10 false credenze sulle auto elettriche
Sul sito di Enelx c’è un documento a cura di Carlo Valente, che elenca le 10 false credenze (fake News) sulle auto elettriche. Tutti ne abbiamo letta o sentita qualcuna! Sicuramente una delle più diffuse è quella che prendono fuoco, seguita da i costi esorbitanti di ricarica, la scarsità di punti dove ricaricare etc..etc.
Opinioni, credenze, leggende che come tali hanno un fondo di verità, distorta dalla ignoranza sull’argomento.
Le 10 false credenze sono
- HANNO POCA AUTONOMIA
- SONO CARE
- HANNO TEMPI DI RICARICA LUNGHISSIMI
- NON HANNO STAZIONI DI RICARICA DOVE
RICARICARSI - SONO MENO SICURE DELLE TRADIZIONALI
- INQUINANO PIU’DELLE AUTO DIESEL
- NON SONO DIVERTENTI DA GUIDARE
- PRENDONO FUOCO
- NON AVRANNO CORRENTE ELETTRICA
SUFFICIENTE PER RICARICARSI - 10.HANNO BATTERIE INQUINANTI PER L’AMBIENTE
Il documento analizza punto per punto tali credenze cercando di smontarle per dimostrare il contrario. Clicca qui per leggere l’articolo
Il punto di vista però è di parte, in quando Enelx è la società che fornisce e gestisce numerosi punti di ricarica nel nostro paese, per cui ha tutto l’interesse nel mostrare le qualità dei motori elettrici.
La tecnologia è rinnovamento costante, per cui le attuali auto elettriche sono molto più performanti di quelle di 5 anni fa, e quelle che verranno saranno ancora più avanti, fino a che in futuro vedremo scomparire completamente i motori a combustione e i veicoli inquinanti.
Equivoco Green o ipocrisia?
Quando si parla di motore elettrico, la prima cosa che viene in mente è la vocazione green di questa tecnologia, ma in futuro anche questa verrà soppiantata da un vero motore verde, realmente a zero emissioni…ovunque. E si, perchè il motore elettrico non inquina in città, ma l’energia per la ricarica proviene dalla rete elettrica, che viene prodotta ancora solo in minima parte da fonti rinnovabili, almeno nel nostro paese.
Cosa succederebbe se improvvisamente sostituissimo il 50% delle auto circolanti, con quelle elettriche? E’ un passaggio che necessita gradualità, altrimenti andrebbe in crisi la rete elettrica, e saremmo costretti ad importare energia…cosa che in realtà già accade, ma in misura ancora gestibile.