Dicembre 11, 2024

L’alimentazione di un pilota: come correre meglio mangiando bene

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Proprio in un giorno che per le diete è spesso deleterio (tra l’altro approfittiamo per augurare una serena Pasqua a chi la festeggia) usciamo con un nuovo appuntamento dedicato al mondo della pista. In questo caso non parliamo di auto, bensì di alimentazione.

Correre con le auto è infatti una vera e propria attività sportiva a tutto tondo e completa, che necessita alle spalle una corretta alimentazione, ben bilanciata e soprattutto controllata nel periodo che precede la gara o la sessione di track-day.

PILOTI NON SI NASCE, MA SI DIVENTA

Come per ogni sport, anche il voler diventare piloti di auto passa per una caratteristica personale (c’è chi è più portato di altri). Ad ogni modo tutti possono guidare in pista a buon livello, a patto di avere una buona preparazione fisica e tecnica. La tecnica si acquisisce facendo pratica (karting, track-days, sessioni di allenamenti al simulatore sono i metodi migliori). La parte fisica, invece si acquisisce con l’allenamento del proprio corpo e con l’alimentazione.

Essere pronti a livello mentale, ma entrare in un abitacolo in sovrappeso o dopo aver consumato un pasto trimalcionico, è estremamente controproducente e può essere addirittura pericoloso.

Se si vive la vita da pilota in modo professionale anche pochi grammi in più possono fare la differenza. Per chi in pista ci va per diletto, mantenere un ottimo peso/forma è garanzia di performance.

LA DIETA CORRETTA

Abbiamo interpellato l’amico e pilota professionista, nonchè coach d’eccezione, Tommy Maino il quale ci ha raccontato come deve essere la dieta di un pilota o comunque di chi vuole scendere in pista in maniera professionale.

Il trucco è quello di avere un’alimentazione equilibrata. Evitare gli eccessi, mangiare di tutto un po’ alternando carboidrati, proteine e grassi (non troppi). La dieta mediterranea è sempre la migliore, ricca di frutta, verdura. Come condimento preferire l’olio (extra vergine d’oliva) al burro o alla margarina.

Prima di scendere in pista si consiglia uno spuntino (2-3 ore prima) leggero a base di carboidrati e proteine, senza eccedere. Sempre importante unire al tutto la giusta dose di fibre e vitamine, con della verdura. Un ottimo pasto pre gara o pre sessione di pista può essere rappresentato dal del riso in bianco condito con un po’ d’olio e formaggio grattuggiato, un filetto di pollo o di pesce tipo merluzzo e delle verdure cotte.

Molta importanza bisogna darla ai liquidi. Specialmente chi scende in pista nelle calde giornate estive deve idratarsi correttamente prima e dopo la sessione in auto. Bere molta acqua è importantissimo. Specialmente quando le temperature sono elevate ci si può aiutare con delle dosi di frutta che diano il giusto contributo di vitamine e sali minerali all’organismo.

Ringraziamo il team Ebimotors, artefice di questo progetto sui segreti della pista

Curare sempre la presenza di magnesio e potassio con appositi integratori, onde evitare l’insorgere di crampi. Ricordiamo che questo tipo di problemi muscolari, oltre che ad essere molto doloroso, non è risolvibile in pochi istanti. Un muscolo affetto da crampi (dovuti ovviamente alla pratica sportiva) vuol dire che si è contratto in maniera anomala per essere stato messo troppo sotto sforzo o per uno scompenso elettrolitico. Quest’ultimo non è alt ro che una progressiva carenza di elementi necessari al normale funzionamento. Garantire sempre la giusta “benzina” ai propri muscoli è un trucco per essere al top anche in sessioni durature alla guida.

Infine due parole sulla caffeina e sulle bevande energetiche. La caffeina è una sostanza eccitante che presa in giuste quantità aiuta a tenere alta la concentrazione e ad offrire una performance ottimale all’organismo. Quindi un caffè prima di una corsa può essere un’ottima soluzione.

Le bevande energetiche sono delle ottime fonti di sostanze eccitanti, corrette per una performance sportiva. Attenzione, però a non eccedere. Gli effetti potrebbero essere controproducenti vista anche la presenza di zuccheri in quantita molto elevate che potrebbero creare scompensi fisici.

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