MotoGP e SBK: proseguono i lavori al Mandalika Street Circuit, ma arriva la denuncia dell’ONU
Tra qualche anno il mondiale di MotoGP e Superbike farà il suo ritorno nella fantastica Indonesia, le derivate di serie potrebbero già iniziare verso la fine del 2021, mentre la classe regina scenderà in pista a Mandalika verso marzo 2022. Una volta terminata la prima gara inaugurale della stagione in corso del Motomondiale in Qatar, i rappresentanti di FIM (Federazione Internazionale di Motociclismo) e Dorna (organizzatrice dell’evento) sono volati proprio in Indonesia per constatare con i loro occhi a che punto stessero i lavori del nuovo Mandalika International Street Circuit. Pare stia procedendo tutto nel verso giusto, c’è solo un problema (e anche serio) che riguarda l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), che intende sporgere denuncia circa la violazione dei diritti umani degli abitanti e dei lavoratori.
Stando alle recenti dichiarazioni rilasciate da Erick Thohir, ministro delle imprese statali indonesiane, l’evento MotoGP che si terrà a marzo 2022 è da lui pienamente sostenuto. Tutto ciò è in linea con il programma di vaccinazione nazionale accelerato del governo indonesiano. Vogliono garantire la massima sicurezza dei visitatori sia nazionale che internazionali.
Anche Abdulbar M. Mansoer, presidente e direttore dell’ITDC (Indonesia Tourism Development Corporation), ha voluto ringraziare FIM e Dorna per essere venuti in sede ad effettuare la visita tecnica che è andata bene e che ha soddisfatto a pieno le loro aspettative. Sapendo il mese decisivo per l’evento che ospiterà la gara di MotoGP, sono certi di concentrarsi sul completamento del progetto di sviluppo del Mandalika International Street Circuit, sapendo di portare ad estremi livelli l’importanza che tale evento sportivo di calibro mondiale riesce ad offrire.
Per quanto riguarda la questione ONU, che preoccupa e che sta facendo discutere soprattutto negli ultimi giorni sulla probabile violazione dei diritti umani e dei lavoratori dell’isola indonesiana, in un rapporto reso pubblico qualche settimana fa Oliver De Schutter, relatore speciale delle Nazioni Unite su povertà estrema e diritti umani, ha dichiarato che sia agricoltori che pescatori sono stati espulsi dalla loro terra e hanno subito la distruzione delle loro case, campi, fonti d’acqua, siti culturali e religiosi, e con tutto questo il governo indonesiano e l’ITDC hanno accettato e appoggiato nel trasformare Mandalika in una vera e propria New Bali.
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