MotoGP, i dolori di Andrea Dovizioso: questa non ci voleva
Inizio di stagione MotoGP davvero complesso per Andrea Dovizioso. In Indonesia arriva il primo KO dell’anno per problemi meccanici.
Dire che non è un inizio positivo di stagione è riduttivo. Andrea Dovizioso poi ha già messo a referto il primo ritiro del 2022, un abbandono domenica al Mandalika Circuit per problemi tecnici. L’ennesima goccia di un periodo ricco di difficoltà dal suo ritorno in MotoGP l’anno scorso, una situazione acutizzatasi ancora di più nel corso dei test invernali. Per quest’anno l’esperto pilota forlivese, un ex campione del mondo, ha a disposizione la Yamaha simile a quella del duo factory, ma non ci sono stati cambiamenti in positivo. Il feeling con la M1 fatica ad arrivare, il “vecchietto” della top class non riesce a graffiare. Anzi, pure Darryn Binder, suo compagno di box in arrivo dalla Moto3 e con una Yamaha ben meno aggiornata, si sta avvicinando sempre di più…
Problemi meccanici
Dopo il GP in Indonesia è difficile nascondere l’ancora più cocente delusione. Stavolta per un insieme di guai tecnici alla sua M1, iniziati dall’accensione della moto. “La dashboard non funzionava, non potevo vedere nulla” ha ammesso il forlivese. “Non potevo attivare il launch control, non vedevo chiaramente e non potevo cambiare le mappe.” Dovizioso però è riuscito comunque ad iniziare la sua corsa, una gara già di per sé tutt’altro che semplice vista la grande quantità di pioggia ancora presente dopo il forte acquazzone. Questo problema ha complicato ancora di più la situazione. “Ho accusato anche qualche problema di grip nella parte sinistra, quindi non riuscivo ad usare il braccio destro normalmente. Stavo solamente correndo, ero molto indietro ma stavo comunque riuscendo a guadagnare qualche posizione.” Ma, visto che la sfortuna ci vede sempre benissimo, non finisce certo qui: in seguito la sua moto si spegne ed arriva il KO definitivo. “La stavo gestendo bene e, nonostante tutto, avrei potuto disputare una buona gara. Fabio [Quartararo] ha dimostrato che era possibile, complimenti a lui.”
La svolta deve attendere
Da una parte la gioia per la prima top ten del rookie Darryn Binder, dall’altra l’amarezza per un ritiro dovuto ad un guaio elettronico. Come detto, non è certamente un periodo semplice per Andrea Dovizioso, che oggi sperava in un importante passo avanti alla ricerca di una svolta. Ma bisognerà attendere ancora. “Stava facendo bene, era 11°” ha sottolineato il boss RNF Yamaha, Razlan Razali. “Sono convinto che avrebbe potuto fare molto meglio.” Gli fa eco il team manager Wilco Zeelenberg. “È stato un dramma” ha aggiunto. “Alla fine era riuscito a partire, ma dopo pochi giri ecco un altro guaio, e per finire la moto si è fermata.” La speranza era certo di fare ben di più del mesto 14° posto ottenuto in Qatar, con appena due punti portati a casa. Quartararo ha decisamente brillato più di tutti, ma appariva possibile anche qualcosa di buono da parte di Dovizioso. Appuntamento in Argentina tra due settimane per riprovarci.
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