Ferrari Roma Spider, il ritorno della capote in tessuto
L’ultima Rossa ad adottare una capote in tessuto è stata la 430 Spider. L’ultima a farlo con un motore in posizione anteriore, la 365 GTS4: 54 anni fa. Con Ferrari Roma Spider torna una tradizione lontana, abbinata a tecnologie costruttive che assicurano una qualità di vita a bordo pari al tetto rigido ripiegabile.
Dalla Portofino M a questa Roma Spider, che sconta un peso di 84 kg superiore rispetto alla coupé e dichiara un’apertura della capote in 13,5 secondi, possibile fino a una velocità di 60 km/h.
FERRARI ROMA SPIDER
È il cuore della trasformazione, la capote in tessuto. Non è l’unica novità. Il Centro Stile Ferrari ha ottimizzato l’aerodinamica, curato il comfort di marcia con la creazione di una “bolla” intorno ai passeggeri, attraverso un frangivento mobile integrato negli schienali dei sedili posteriori e attivabile elettronicamente. Resta una 2+ la Ferrari Roma Spider. Gli strapuntini posteriori sono, appunto, una soluzione d’emergenza.
IL CAMBIO DELLA SF90
Inedito per il modello è anche il cambio doppia frizione 8 marce, rispetto alla versione 7 marce della Roma. Deriva dalla trasmissione della Ferrari SF90 Stradale, con la differenza di rapporti più lunghi e l’adozione di una retromarcia, dove la SF90 Stradale ricorre al motore elettrico per muoversi in retro.
CAPOTE IN TESSUTO, IL COMFORT È TOTALE
La capote è personalizzabile nelle varie tinte, integra un lunotto in vetro e presenta una costruzione multistrato. 5 livelli per assicurare l’ottimale isolamento termico e acustico. Uno dei vantaggi della capote in tessuto, rispetto al tetto rigido retrattile, è nell’estrema compattezza a meccanismo ripiegato. Appena 22 centimetri di ingombro in altezza consentono di poter contare su un bagagliaio ampissimo per la categoria: 255 litri.
L’ottimizzazione del comfort a capote aperta è realizzata con l’installazione di un deflettore mobile, attivabile in marcia fino a 170 km/h ma operativo a qualsiasi velocità. Il dispositivo allontana le turbolenze e permette di creare una bolla, di isolare pilota e passeggero dai flussi aerodinamici che tendono a rientrare nell’abitacolo per le differenze di pressione.
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Un altro dispositivo dedicato alla gestione dei flussi a capote abbassata è il nolder applicato alla traversa del parabrezza. L’estensione di appena 5 millimetri è sufficiente a deviare i flussi aerodinamici e lavorare per creare la bolla insieme al frangivento posteriore.
DESIGN DETTAGLI DI STILE ANNI ’50
Il Centro Stile diretto da Flavio Manzoni ha estremizzato l’eleganza delle linee della Ferrari Roma e, per richiamare la pulizia delle forme e soluzioni in voga negli anni Cinquanta, nella prima fase di vendita la Ferrari Roma Spider non avrà gli scudetti Ferrari applicati dietro ai passaruota. Proprio com’era in uso sulle Ferrari stradali degli anni Cinquanta.
MOTORE V8, UNA CERTEZZA
Accanto allo stile e alla proposta spider, c’è una tecnica che della Roma coupé condivide il motore V8 3.8 litri biturbo, installato anteriormente e da 620 cavalli e 760 Nm di coppia. Un’unità ottimizzata con l’introduzione di una nuova pompa dell’olio, in grado di raggiungere più rapidamente la pressione operativa nelle accensioni a freddo del propulsore.
Pesa 84 kg in più la Spider, per un valore di 1.556 kg e un rapporto peso-potenza di 2,5 kg/cv. Roma Spider supera i 320 km/h e accelera in 3″4 da zero a cento orari, in 9″7 raggiunge i 200 orari.
La dinamica di marcia beneficia della cura aerodinamica prodotta con i generatori di vortice sul fondo e da uno spoiler mobile alla base del lunotto, dietro il tonneau che copre la capote. Opera in tre configurazioni differenti: basso, medio e alto carico, ciascuno con angolazioni variabili e in un assetto aerodinamico coordinato con le accelerazioni longitudinali e trasversali registrate dall’elettronica.
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